Cogli l’attimo: Campi Flegrei Cantine Astroni
La zona dei Campi Flegrei è, fra le aree archeologiche dell'Italia, l'unica che conserva una suggestione antica e profonda nonostante il brutale massacro urbano. Qui storia, leggenda, mito e mistero si fondono in una natura mutevolissima, dolce, tormentata e accattivante.
È terra di sconvolgimenti tellurici popolata da dei, eroi, oracoli e titani, dove l'uomo rimane il protagonista in una natura inquieta che si manifesta nei suoi monti, nei suoi laghi e nelle sue insenature crateriche dal volto tormentato.
I Campi Flegrei sono, di fatto, un eccezionale esempio di "natura e arte" che si apre con la sua bellezza allo sguardo rapito del viaggiatore di ogni tempo, in una "veduta senza confini sulla terra, sul mare e sul cielo" - come annotava Goethe - che rivela la propria identità di luogo della mente, in immagini autentiche, al di là dell'antico e dell'evidenza dello straordinario paesaggio, emergendo anche in altri ambiti, come appunto nella viticoltura.
Un luogo magico e unico pieno di suggestioni, tappa ideale in un percorso eno- sensoriale, ambientato in uno scenario naturale senza eguali, dove la magnificenza della natura si celebra non solo attraverso la vista, ma soprattutto attraverso i profumi che arrivano a raffiche, misti all'aria salata. Basta fare un giro tra le vigne della Cantina degli Astroni per rendersene conto, con la speranza che vi facciano da guida l'enologo Gerardo Vernazzano e sua moglie Emanuela Russo, appassionati della loro terra e informatissimi sui vari fenomeni che la caratterizzano.
La Cantina degli Astroni si estende sulle pendici esterne del cratere Astroni, nell’area della Doc Campi Flegrei che comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida.
Da oltre cento anni la famiglia Varchetta produce vino, salvaguardando e valorizzando la biodiversità e concentrando l'attenzione sui vitigni autoctoni come la falanghina e il piedirosso flegrei. Una delle vigne di proprietà - di circa due ettari - suddivisa in piccoli terrazzamenti, è parte integrante del cratere, oggi riserva naturale del WWF, e da esso separata con un muro di cinta di epoca borbonica, mentre ulteriori vigneti sono disposti sulla collina di Camaldoli e altri ancora al confine con i comuni di Quarto e di Napoli, per un totale di 25 ettari.
La composizione del suolo su cui crescono le viti è legata all'ultima eruzione flegrea risalente tra 5.000 e 3.500 anni fa, da cui furono originati laghi e persino alture (Monte Nuovo), lasciando come caratteristica la tipica manifestazione del vulcanesimo flegreo: il bradisismo, un moto profondo e perpetuo che solleva e abbassa il suolo.
Se ne evince che l'ossatura dei Campi Flegrei è formata da materiali eruttivi saldati tra loro e il terreno è ricco di silice, caolino, gesso, sodio, potassio e altri materiali basici. Poi tufo giallo e argilla.
I vini che si ottengono a partire da questi terreni, preziosi per la vite, sono caratterizzati da una complessa salinità e da un'alta acidità e adatti dunque a lungo invecchiamento. Hanno carattere e identità propria e sono l'immagine di un paesaggio eternamente in cambiamento del quale mai si potrà fissare un ritratto definitivo. "Cogliere l'attimo" in un sorso di vino di Cantine degli Astroni significa seguire la rotta della storia, capire il furore nella profondità della terra vulcanica e scoprire il ruolo sacro e divino della vite.
La cantina produce annualmente circa 250.000 bottiglie.
Cantine Astroni
Titolare : Famiglia Varchetta
VIa Sartania, 48
80126 Napoli
Tel. +39 081 5884182
info@cantineastroni.com
www.cantineastroni.com
Facebook: cantineastroni
Anno di Fondazione: 1999
Totale Bottiglie Prodotte : 300.000
Ettari di Vigneto : 25