Boccadigabbia, la sorprendente ribona Le Grane
Quando si parla di questa cantina, specialmente se si parla di verticale di vecchie annate, tutti si aspettano di vedersi versare nel bicchiere l’Akronte, il loro vino rosso più rinomato, uno splendido cabernet sauvignon in purezza. E invece non è sempre così. Nella degustazione organizzata tempo fa al ristorante Al Ceppo di Roma, il protagonista è stato un sorprendente vino bianco prodotto con un vitigno autoctono marchigiano, ma non il verdicchio bensì un vitigno scivolato nel dimenticatoio dagli anni '60, purtroppo. È la ribona, presentata da Boccadigabbia in 5 annate distanziate da quasi 10 anni e prodotta sotto il nome di Le Grane Colli Maceratesi Doc.
Una bellissima e sorprendente degustazione condita dalla personalità fortissima del proprietario, Elvidio Alessandri. Squisitamente simpatico, ci racconta la sua storia con toni pieni di ironia e, con aneddoti divertenti e veraci, ci spiega il recupero di questo vitigno un tempo tradizionale e del metodo di vinificazione che riprende un po’ l’antico uso contadino de “lu Cappellu”, ossia l’aggiunta di acini diraspati leggermente surmaturi, che conferiscono al vino più corpo e più colore.
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