Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento di Col d’Orcia

di Riccardo Viscardi 17/09/21
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Verticale Col d'Orcia Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva
Uno dei Brunelli che ha fatto la storia del territorio di Montalcino, un riferimento per chiunque voglia conoscere questa denominazione.

In Italia non abbiamo tanti vini che hanno indicato un percorso nuovo per una denominazione e sono poi diventati, e rimasti, un riferimento assoluto di stile ed interpretazione di quell’areale. Il Brunello Riserva Poggio al Vento di Col d’Orcia è uno di questi rari esempi. 

Ciò che colpisce è che non sia un oggetto di culto da parte degli appassionati spesso distratti da “fenomeni” transitori e modaioli. Qualche colpa in Col d’Orcia la avranno pure, ma questa situazione mi rattrista. La “colpa” poi è la sobrietà aziendale che probabilmente deriva dall’essere piemontesi quindi persone schive, poco inclini all’apparire ed a fare “eventi” ridondanti e autocelebrativi. Qui si lavora seriamente con un basso profilo e siano gli altri a parlare e apprezzare il prodotto. 

Il Poggio al Vento nasce nel 1982 da una felice intuizione di Edoardo Virano, direttore generale dell’azienda per vari decenni, che decide di fare un Brunello proveniente da un unico vigneto e di farlo uscire sul mercato ben 7 anni dopo la vendemmia, dopo un lungo affinamento in botti grandi e un passaggio di 12 mesi in bottiglia. All’epoca c’era solo un altro Brunello che portava la dicitura del vigneto di provenienza in etichetta (La Casa di Caparzo). 

Poggio al Vento si trova poco sotto l’abitato di Sant’Angelo in Colle  tra i 250 ed i 350 metri di altezza su un terreno piuttosto calcareo e con piani di tufo. Siamo nella parte alta del versante meridionale di Montalcino

Ci hanno proposto una verticale che partiva dal 1990 per arrivare alla 2010. Dal 1999 i vini erano stati pensati da Pablo Harri, enologo molto legato alla storia di Poggio al Vento. I precedenti in degustazione da Mario Oliviero. La cura del vigneto è affidata all’agronomo Giuliano Dragoni da sempre in azienda. I cloni presenti sono da sempre derivati dalla selezione massale aziendale che in un altro campo ha creato uno storico sia di cloni antichi di sangiovese che di altre varietà in estinzione, un progetto molto caro a Francesco Marone Cinzano proprietario dell’azienda.

Ultima informazione: nei 40 anni di vita del vigneto sono state imbottigliate come Poggio al Vento solo 18 annate.  

Due caratteristiche risultano evidenti dalla verticale. I grandi vini di Montalcino hanno colori stabili e mai aranciati, l’olfatto mantiene a lungo il sentore fruttato e floreale senza gravi decadimenti su foglie, cuoio e carrube. Inoltre sul sangiovese è fondamentale l’acidità o il salato più che il tannino.
 

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1990  

99/100 - € 220

Una grande annata che si conferma con un vino che dopo oltre 30 anni è magnifico. 

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia seguiti da 2 anni di affinamento in bottiglia.

Rubino con leggera tendenza al granato. Olfatto nitido e intenso con ancora tracce di marasca, poi spezia chiare e scure, un tocco di liquirizia. Trama gustativa fitta ed elegante con il tannino rilassato e una sapidità integra e sorprendente che rende la progressione maestosa ed elegante. Saporito, integro e molto persistente il finale.

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1995 

98/100 - € 210

Un’annata fresca con grandi diversità sul territorio.  Il lato meridionale di Montalcino ne ha beneficiato e l’annata mostra invecchiando una gran classe.

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia seguiti da 2 anni di affinamento in bottiglia.

Rubino ben tenuto e brillante. Olfatto intenso con note floreali scure, poi il frutto di marasca e ciliegia. Un tocco balsamico e spezie chiare in quantità. Il rovo di more. Trama gustativa compatta ed elegante con tannini risolti e raffinati. La progressione è ancora fresca e verticale anche se amalgamata alla cremosità ilcinese. Nel finale intenso e persistente torna il tocco floreale molto amplificato. 

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1999 

96/100 - € 135 

Un’annata molto buona ma con qualche picco di calore estivo che si ritrova nella trama tannica. Prima annata di Pablo Harri.

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia seguiti da 2 anni di affinamento in bottiglia.

Rubino scuro e unghia leggermente granata. Olfatto su note fruttate scure quasi di confettura poi spezie scure e un tocco di tabacco. Bocca compatta e quasi muscolare con tannini croccanti che contrastano la fitta materia ma frenano leggermente la progressione. Il finale è saporito, potente e persistente.

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2004 

98/100 - € 150

Annata fresca molto buona per il versante meridionale, caratterizzata da acidità ed eleganza.

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia seguiti da 2 anni di affinamento in bottiglia.

Rubino intenso e compatto bellissimo. Olfatto intrigante per freschezza e precisione di profumi di frutta rossa come ciliegia, la spezia bianca e gialla, il pepe verde. Note floreali scure. Trama fitta, saporita con una progressione elegante che si appoggia alla sapidità mentre il tannino è risolto. Ottimo il finale per coerenza olfattiva e per l’eleganza che dimostra. Ottima la persistenza. L’eleganza del Brunello in zona sud.

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2006 

99/100 - € 135

Se la gioca con il ‘90 e con i grandi vini del mondo. Un’annata equilibrata e un filo calda da sempre alter ego della 2004 con la quale ha diviso i favori della critica. Personalmente preferisco la 2006 ha più pathos ilcinese. 

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia da 25 e 75 hl. All’imbottigliamento sono seguiti circa 2 anni di affinamento in bottiglia.

Rubino cupo. Olfatto intenso e intrigante su note complesse tra marasca, mora, visciola poi le spezie scure e un sottobosco estivo. Trama gustativa serrata ed elegante al contempo, con il tannino ancora giovanile ed equilibrato e una sapidità elegante. Ottima la progressione, potente ed equilibrata, con il finale succoso, saporito e di una persistenza incredibile. Grandissimo vino.

Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2007 

95/100 - € 130

Un’annata difficile per Montalcino, esaltata dalla stampa anglosassone che predilige il caldo. Per Poggio al Vento un ottimo risultato che mantenendo le caratteristiche dell’annata non ne subisce gli eccessi. 

Da uve sangiovese, maturazione per 4 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia da 25 e 75 hl. All’imbottigliamento sono seguiti circa 2 anni di affinamento in bottiglia.

Un rubino intenso ben articolato. Olfatto classico con note di more scure e rovo, la marasca e un lieve kirsh. Un leggero accenno alla confettura di visciole. Trama gustativa compatta e muscolare ma senza eccessi tannici e una buona progressione succosa e saporita come il finale, dove tornano le sensazioni fruttate mature. Un’ottima interpretazione. 

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