1971 in Chianti

di Vinogodi 29/01/21
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Vigneti Chianti Rufina Nipozzano
Quando uscirono i vini toscani del ’71 Vinogodi non ne ebbe una grande impressione, ma si è ricreduto dopo questi assaggi, trovando vini chiantigiani davvero sorprendenti per la loro longevità.

Personalmente, la 1971 in Toscana non mi ha mai convinto rispetto alla Langa. Non che fosse stata un’annata cattiva, anzi… ma non possente ed equilibrata come i frutti delle ridenti colline langarole, con acidità vive e non eccessivamente equilibrate da subito su cariche tanniche quasi anomale per la tipologia Sangiovese. Tutto ciò, sia in Chianti Classico, sia in quel di Montalcino. Meglio nella zona della Rufina, dove si produssero mitiche bottiglie (storico il Nipozzano di Frescobaldi). Complici prezzi assolutamente abbordabili e qualità notevolissime, il cimento stappatorio per quest’area è stato massimo. 

Il tempo ha reso giustizia a quest’annata in Toscana mostrando longevità sorprendenti, come descriverò negli assaggi successivi. Sassicaia e Tignanello, agli inizi, non ebbero l’onore di essere acquistati perché ancora introvabili nei circuiti “di provincia” di allora. Per fortuna li bevvi successivamente in occasione di numerose verticali delle tipologie. 

Tornando agli assaggi, grandi sorprese per i Chianti Classico, con una percentuale di positività delle bevute altissimo (5 -6 bottiglie erano irrimediabilmente compromesse non tanto per la conservazione, maniacale, quanto per tappi non perfetti che ne hanno rovinato il risultato sensoriale). 

Chiaramente focalizzerò l’interesse sulle bottiglie maggiormente performanti. I voti, in tutte le sessioni di bevute e tutte le tipologie, sono relativizzati a un’emozionalità evocativa e al grado di integrità rilevati, a volte davvero sorprendenti.

Difficile sapere oggi, a distanza di quasi 50 anni, quali fossero le uve impiegate (all’epoca il disciplinare prevedeva ancora l’uso delle uve bianche) e i metodi di vinificazione. Diciamo che sono vini a maggioranza sangiovese con maturazione in legno (n.d.r.).

Chianti Classico 1971 Vignamaggio

 88/100 – Non reperibile

Colore “lunare” rosso chiaro con decisi riflessi aranciati. Profumi decisamente virati all’humus e al sottobosco fungino. Bocca delicata, quasi impalpabile, risolta compiutamente nei tannini ormai sferici e senza alcuna spigolatura. 


Chianti Classico 1971 Verrazzano 

89/100 – Non reperibile

Rosso chiaro con riflessi aranciati sull’unghia. Al naso foglie caduche, liquirizia, chiodo di garofano. Bocca di freschezza residua piacevole, finissimo per struttura, con retronaso di grafite. 



Chianti Classico 1971 Villa Antinori 

90/100 -  Qualche bottiglia gira fra appassionati, ma i prezzi sono simbolici.

Sorprendentemente integro al colore, rosso mattone cupo, chiaramente le nuance aranciate solo limitate all’unghia del bicchiere. Naso sfaccettato di spezie e terra bagnata, rimembranze floreali lontane, dispiego di sensazioni di rugiadoso sottobosco fungino. 


Chianti Classico 1971 Pian d’Albola 

87/100 – Non reperibile 

Chiaro di colore, decisamente spogliato per anche abbondante sedimento. Sembra andato, in realtà ha piacevolissimi profumi di goudron e pepe bianco. Preso per i capelli, perché nel bicchiere, nel tempo, si siede inevitabilmente. La bocca è sapida e di struttura sottilissima ma tutt’altro che banale. 
 

Chianti Classico 1971 Castello di Brolio Ricasoli 

91/100 - Si scambia fra appassionati attorno ai 50 euro a bottiglia, pur avendo valore storico.

Impressiona per un rosso sì chiaro ma tutt’altro che decrepito. Naso volitivo di grafite e champignon, fiori secchi, humus. La bocca ha austerità e vigore, sorretto ancora da acidità pulsante. Un grandissimo classico.


Chianti Classico Riserva 1971 Badia a Coltibuono 

94/100 - Si scambia a 100 euro e più la bottiglia. 

Rosso chiaro e di sorprendente integrità, pur nei riflessi mattonati al centro bicchiere e aranciati sull’unghia. Il naso è molto articolato di foglie secche macerate, poi ginepro e chiodi di garofano, accompagnato da piacevolissima balsamicità. Bocca ancora tesa, elegantissima nella sua sottile trama tannica ormai risolta. 

Chianti Rufina 1971 Nipozzano 

93/100 – Ha un suo mercato fra gli appassionati, ma difficile da quantificare.

Sorprendente per colore di relativa densità ma ancora di grande dignità cromatica. I profumi sono complessi, dove la liquirizia e il pepe prevalgono sulle note fungine appena accennate. La bocca tesa, di bella tensione in un florilegio di sottili morbidezze.

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