I vini diversi

di Daniele Cernilli 12/08/22
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Foto Scattidigusto
Scegliete un vino da bere a Ferragosto tra i tre suggeriti: sono vini particolari, tutti e tre bianchi, prodotti in modo estremamente sostenibile sebbene con tecniche differenti. Vengono da Lombardia, Toscana e Sicilia, uve diverse, filosofie analoghe.

C’è chi li chiama “non convenzionali”, e sono quei vini che fanno parte di una sorta di universo parallelo, fatto da produttori molto rispettosi dell’ecosostenibilità e che praticano un’enologia poco o per nulla invasiva. Alcuni di loro sono rappresentanti della galassia dei cosiddetti “vini naturali”, che però per il momento non hanno ancora una regolamentazione legale, altri del mondo della biodinamica, altri ancora della vitivinicoltura biologica intesa in senso molto rigoroso. Ne segnalo tre, che provengono da tre aree vinicole molto diverse. Tutti e tre bianchi, prodotti in modo estremamente sostenibile da tre cantine per certi versi emblematiche. 

Il primo viene dalla Franciacorta, si chiama Sfurnat e lo produce la 1701 Franciacorta a Cazzago San Martino, una cantina che abbraccia i principi della biodinamica. È un vino sorprendente, da uve Chardonnay ma molto diverso dall’idea che molti hanno sui bianchi ottenuti da quel vitigno. Assaggiatelo e ne rimarrete davvero sorpresi, come è accaduto al sottoscritto. 

Il secondo è un bianco, o meglio, un giallo, toscano, di Montespertoli. Lo produce Guido Gualandi con Malvasia Lunga del Chianti e con tecniche davvero tradizionali, tanto che sembra davvero uscito da una foto degli anni Cinquanta, come minimo. Lui racconta di ispirarsi addirittura ai principi enologici di Plinio il Vecchio e assaggiando il suo Vinum Bianco del 2018 la cosa non appare così strana. 

Il terzo è un orange siciliano. Si chiama Krimiso e lo produce Aldo Viola della Cantina Rallo di Marsala da uve Catarratto che fa macerare per cinque mesi in anfore di terracotta. Uno spettacolo, uno dei migliori vini assaggiati nella sua tipologia e chiude una trilogia davvero originale che spero vi aprirà un nuovo orizzonte nel mondo dei vini e soprattutto nel segno dei tempi, visto che la sostenibilità ambientale non è più solo un’opzione ma un’esigenza totale.

1701 Franciacorta
Sebino Bianco Surnat 2020

91/100 - € 16

100% Chardonnay. Sei mesi in anfora di terracotta. Giallo verdolino opalescente. Note di gesso bagnato, frutta esotica, erba medica. Sapore pieno e teso, salino, composto, caldo, agile e di ottima persistenza.


Guido Gualandi
Toscana Bianco Vinum 2018

90/100 - € 14,50

Malvasia lunga del Chianti e Trebbiano Coda di Cavallo. Giallo dorato intenso. Aromatico e avvolgente al naso, con note floreali, poi pietra focaia e sentori di combustione. Sapore salino, di irresistibile bevibilità, molto tradizionale e “autentico”.


Aldo Viola - Cantine Rallo
Terre Siciliane Catarratto Krimiso 2018

92/100 - € 21

100% Catarratto fatte macerare per cinque mesi in vasche di acciaio. Colore ambra chiaro. Profumi molto complessi, con sentori di cera d’api, fiori secchi, terra bagnata. Sapore salino, di ottimo corpo, con una piacevole astringenza che appare all’inizio dell’assaggio sulla punta della lingua. Finale di buona persistenza.

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