Non solo Cannonau

di Redazione 21/12/21
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Vini Sardi
Quando pensiamo a un rosso sardo siamo abituati a pensare al Cannonau, non certo al Bovale. Eppure qualche sorpresa c’è.

Dici Sardegna dici cannonau, soprattutto se parliamo di vini rossi. Grazie alle sue doti di sopravvivenza in climi aridi e sassosi e alla sua produttività, quest'uva, originaria della Spagna (anche se c'è chi ne sostiene, con argomenti piuttosto solidi, l'origine sarda), si è diffusa con successo in tutto il mondo con diversi nomi, tra cui i più noti sono garnacha, grenache o alicante. In Sardegna la fa un po’ da padrone, coltivata in tutta l’isola, con risultati diversi a seconda della zona. 

Discorso diverso – per quanto riguarda la fama - riguardo il bovale. Analoghe però le discussioni sull’origine, anch’esse probabilmente spagnole con “dubbi” sardi. Il bovale veniva vinificato soprattutto in uvaggio con altre varietà nere tipiche e solo recentemente si è provato a vinificarlo in purezza con risultati interessanti.

Abbiamo scelto, dato anche il favorevole rapporto qualità/prezzo, un Cannonau proveniente dal Gergei del Sarcidano e un Bovale di Serdiana, una cinquantina di chilometri più a sud.

Nel cuore del Sarcidano, il produttore fiorentino Stefano Casadei, insieme alla famiglia Olianas, ha dato vita a questa azienda, su un altopiano a 400 metri di altitudine ricco di macchia mediterranea. La produzione è concentrata sui vitigni tipici dell’isola con un’impostazione che è frutto di un’agricoltura che si definisce Biointegrale® e pratica un approccio etico alla natura. I suoli vengono lavorati con i cavalli da tiro Comtois per evitare il compattamento del terreno. Lo stile è moderno e sperimentale al tempo stesso e quindi sì all’uso di legni ma anche di anfore. 

Non distante da Dolianova, a Serdiana, l’azienda di Mario Pala ha conosciuto negli ultimi anni un crescente successo in Italia e all’estero. Le ragioni sono apparentemente semplici, tanto lavoro, tenacia nel puntare tutto sui vitigni tradizionali anche in tempi in cui si scommetteva su ben altre tipologie. Ecco quindi accanto ai classici cannonau e vermentino, il quasi estinto nuragus o il bovale. Si tratta di vini dallo stile definito e da una tecnica efficace ma mai invasiva, tutta tesa a mantenere le caratteristiche dei vitigni.  

Cannonau di Sardegna 2020 Olianas

93/100 -  € 15,00 

Da uve cannonau. Barrique e acciaio per 8 mesi. Rubino brillante. Profumi fragranti di spezie, buccia di arancia e tabacco. Al palato è fine, elegante e saporito con una beva fresca e accattivante. Finale lungo e saporito.   


Isola dei Nuraghi Bovale Thesys 2019 Pala

92/100 -  € 15,00 

Da uve bovale. Tre mesi in barrique. Rubino molto intenso. Speziato, balsamico, con note di macchia mediterranea, resina, ciliegia scura, rosmarino. Sapore pieno, piacevole, con tannini bene integrati, corpo di ottimo spessore, finale caldo e di buona lunghezza.  

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