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Pinot Grigio, dal Friuli con amore
Quando nei primi anni Sessanta la Santa Margherita di Portogruaro lanciò sul mercato il suo Pinot Grigio nessuno immaginava che sarebbe stato per decenni il vino bianco più “di moda” nel nostro paese.
A sessant'anni di distanza dobbiamo riconoscere a questa casa il merito di aver avviato un rinnovamento nel modo di fare e proporre vino.
Sull'onda del suo successo, in Veneto, in Friuli ed in Alto Adige ci fu una corsa all'impianto di vigneti di Pinot Grigio: si eliminarono così in molte zone le varietà rosse, e in generale tutti i vini bianchi di quelle zone fecero un grande salto in avanti, sia qualitativo che di immagine e, non ultimo, in termini di vendite.
A ben guardare, questo vitigno (una mutazione genetica del Pinot Nero e quindi di colore rosso ramato pur se alla base di vini quasi sempre bianchi) sulla carta non ha le credenziali del suo blasonato rivale, il Pinot Bianco, né la tipicità, poniamo, di un Friulano. Ma senz'altro ha imposto al grande pubblico un diverso stile nel bere. I bianchi fruttati e profumati, aggraziati ma non privi di una certa struttura, sono nati sulla sua scia.
Nel Collio e nei Colli Orientali del Friuli si esprime con grande ricchezza di stoffa, in Alto Adige la maggiore acidità lo rende più longevo. Questo vitigno, quasi un rosso all'aspetto, bianco di fatto è spesso vinificato a contatto con bucce fino ad assumere il caratteristico colore ramato che lo rende di fatto un rosé.
Ve ne proponiamo tre friulani, due bianchi e un ramato, che – come è proprio di questa rubrica e della nostra guida Vini per tutte le tasche - uniscono alla qualità un prezzo inferiore ai 15 euro.
E partiamo con Torre Rosazza, nei Colli Orientali del Friuli. Da molti anni è il fiore all’occhiello delle aziende vitivinicole di Genagricola, proprietà delle Assicurazioni Generali, e nel tempo, nonostante diversi cambi di direzione, ha sempre dimostrato che in primo piano ci sono i vigneti, i territori e gli uomini che si occupano di tutto questo. Perciò quasi sempre ci troviamo davanti a prodotti di alto valore qualitativo. I vigneti sono a Oleis, cru ottimo di Manzano, la sede aziendale è nell’ottocentesco Palazzo De Marchi.
La sede aziendale di Vistorta è spettacolare, per la villa veneta, l’enorme stupendo parco realizzato negli anni Sessanta con il paesaggista inglese Russel Page, la grande barchessa, un tempo cantina (oggi spostata in una struttura altrettanto bella a Cordignano, nel confinante Veneto). Brandino Brandolini d’Adda, vero gentiluomo di campagna, guida con passione l’intera azienda, coadiuvato in campagna e in cantina dal 1994 da Alec Ongaro e fruisce delle consulenze amicali dei francesi George Pauli e Samuel Tinon.
Per finire, la storica cantina dei Conti Formentini da diversi anni è stata rilevata dal Gruppo Italiano Vini, che l’ha dotata di una base importante, costituita dalla produzione dei viticoltori un tempo associati nella cantina cooperativa Steverjan di San Floriano. Oggi propone vini ben fatti e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
FCO Pinot Grigio 2020 Torre Rosazza
95/100 - € 15,00
Da uve pinot grigio. Solo acciaio per 6 mesi sui lieviti. Giallo paglia brillante. Molto varietale e tipico, con classiche note di pera estiva, poi susina gialla, pesca, mandorla fresca e accenni di erbe aromatiche. Sapore caldo e salino, avvolgente, composto, di notevole persistenza.
Friuli Pinot Grigio Ramato 2020 Vistorta Conte Brandolini d’Adda
93/100 - € 11,50
Da uve pinot grigio, 12 ore sulle bucce. Affinamento in cemento. Ramato tenue. Al naso offre sentori più fruttati che floreali, di vivace intensità. La bocca è ricca, ampia, armonica, salina, con abbondanza di frutti misti e agrumi.
Collio Pinot Grigio 2020 Conti Formentini
92/100 - € 14,00
Da uve pinot grigio. Solo acciaio sui lieviti per 6 mesi. Giallo paglia vivo. Tipici profumi di pera Williams, poi erba medica e lieve pesca bianca. Sapore caldo e salino, agile, equilibrato, con un finale di adeguata lunghezza.
