Cento centesimi e più

di Daniele Cernilli 10/10/22
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Daniele Cernilli 100 Centesimi
Quest’anno sulla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023 abbiamo premiato tre vini con i cento centesimi: Breg Rosso 2007 di Josko Gravner (addirittura con un “più”), Barbaresco Crichet Pajé 2013 di Roagna I Paglieri e Brunello di Montalcino Cerretalto 2016 di Casanova di Neri.

Inizio con una premessa: dare un punteggio numerico alla qualità è sempre una forzatura. Lo è quando si valutano con voti gli studenti a scuola e all’università, quando si fanno le pagelle dei calciatori, quando si danno le stelline a film, a libri e persino ai ristoranti. Ovviamente lo è anche quando si assegnano punteggi ai vini. Questo perché un voto è una misura quantitativa che quando ha a che fare con la qualità non può che essere inadeguata. Però ha una funzione pratica, di sintesi di un giudizio per renderlo più immediatamente comprensibile, anche se contraddittorio per sua stessa natura. 

Quando mi dicono che non dovremmo dare punteggi ai vini rispondo che smetterò quando non li daranno più a scuola, perché il principio è lo stesso. Figuriamoci poi cosa succede quando il punteggio è di cento centesimi, il massimo possibile. Allora si scatenano le prese di posizione di chi ritiene impossibile la perfezione, i vini troppo giovani per essere valutati in quel modo, e una certa tendenza a dare quasi un valore magico, pitagorico, ai numeri, che di per sé sono solo un linguaggio diverso e non un talismano infallibile. Del resto la matematica spiega sé stessa e non il mondo, ed è il linguaggio di altre scienze come la fisica e la chimica, che invece il mondo cercano di spiegarlo. 

Ma veniamo al punto. Quest’anno sulla Guida Essenziale abbiamo premiato tre vini con i cento centesimi. A uno ho addirittura aggiunto un “più”, fuori scala e provocatorio, e provo a spiegare le nostre ragioni. I due che hanno avuto “solo” cento sono il Barbaresco Crichet Pajé 2013 dell’azienda Roagna I Paglieri e il Brunello di Montalcino Cerretalto 2016 di Casanova di Neri. Il primo è uno dei punti di riferimento della tradizione in Langa, un vino raro e costosissimo che esiste da decenni e che ha dimostrato in altre versioni di poter invecchiare per molti anni. La versione del 2013 ci è sembrata particolarmente felice e prevediamo che possa continuare a esprimere livelli qualitativi stellari. Perciò cento centesimi. Il secondo è un grande Brunello che quest’anno ha avuto analoghe valutazioni da tutta la stampa internazionale, lo seguiamo e lo premiamo da moltissimo tempo e la versione del 2016 credo sia la migliore di sempre. Perciò anche lui cento centesimi. 

Ma quello al quale ho aggiunto un “più” è davvero incredibile. Si tratta del Breg Rosso 2007 di Josko Gravner, uscito ora dopo quattordici anni di maturazione e di affinamento. La prima per cinque anni in botte, dopo una vinificazione in anfora, la seconda per nove anni in bottiglia. Deriva da uve Pignolo, che sembra sia un lontano parente del Nebbiolo, ed è semplicemente uno dei più grandi vini che mi sia capitato di assaggiare in quarant’anni di onorato servizio. 

Di tutti e tre trovate le degustazioni riprese dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023 così potrete farvi un’idea più precisa, e poi quei punteggi, discutibili, che non daranno conto del lato “emozionale” della faccenda, tutto vero. Ma che servono a far capire sinteticamente, come un “dieci” a un tema d’italiano al liceo.

Gravner
Venezia Giulia Rosso Breg 2007

100+/100 - € 250

100% Pignolo. Fermentato in anfora interrata e maturato per cinque anni in botti grandi. Rubino granato molto intenso e concentrato. Profilo olfattivo di eccezionale complessità, con note di amarena, ribes nero, menta, resina di pino, lieve pietra focaia. Caldo, corposo ma incredibilmente equilibrato, con tannini fitti e distesi, perfettamente fusi in un corpo di notevole spessore e di sorprendente integrità. Finale di estrema persistenza. Grande vino.

Roagna I Paglieri
Barbaresco Crichet Pajé 2013

100/100 - € 1.000

100% Nebbiolo della parte più alta dell’anfiteatro del Pajé. Matura in botte grande. Rosso intenso senza cedimenti. Profumi esplosivi di rosa canina, liquirizia dolce, mentuccia, speziatura soffusa. Impressiona l’intensità e l’estrema complessità. Bocca poderosa, austera, di impressionante saturazione palatale, con persistenza infinita.


Casanova di Neri
Brunello di Montalcino Cerretalto 2016

100/100 - € 300

100% Sangiovese. Tonneau per 24 mesi. Rubino molto intenso senza cessioni. Olfatto intrigante e molto classico sul frutto, principalmente ciliegie, una salina balsamicità di eucalipto che amplia lo spettro olfattivo. Trama gustativa compatta ma suadente senza eccessi con equilibri altissimi, tannini raffinati, finale antologico e una caratterizzazione incredibile e in crescita costante negli anni.

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