I vini rari

Con questo termine vorrei definire quei vini, e ce ne sono sempre di più, “tirati” in poche centinaia di esemplari, prodotti da piccoli vigneti o per una particolare ricorrenza, e di difficilissima reperibilità. Un esempio? 

Il Chianti Classico Gran Selezione Lo Chiamavano Trinità che Sergio Zingarelli proprietario di Rocca delle Macie ha voluto dedicare al cinquantesimo anniversario di quel famoso film prodotto da suo padre Italo. Il Blanko di Macondo, minuscola cantina marchigiana che lo propone in quantità davvero piccola. Sempre nelle Marche il Kupra di Oasi degli Angeli e in Trentino il Vin de la Neu, spettacolare bianco da uve piwi di Nicola Blasi. 

L’ultimo che mi è capitato di assaggiare è davvero splendido, viene prodotto da Le Corti dei Principi Corsini, in Chianti Classico, ed è dedicato al ricordo di Filippo Corsini, figlio di Duccio e di Clotilde, scomparso tragicamente e prematuramente alcuni anni fa. Aveva iniziato a fare un suo vino, da agricoltura biodinamica e con tutti i crismi per farlo diventare il più ecosostenibile possibile e il più “naturale” possibile. Niente solfiti, fermentazioni spontanee e via dicendo. I suoi amici e i suoi genitori hanno voluto continuare a farlo come avrebbe fatto lui, gli hanno dato il nome di Fico che lui aveva scelto e lo hanno prodotto in un migliaio di bottiglie. Il Sangiovese Fico 2020 è un vero spettacolo, un vino di straordinario carattere, molto varietale e davvero buonissimo. Un grande vino. Il miglior modo per ricordare Filippo.