Tram Tram a San Lorenzo: come a pranzo da nonna

di Iolanda Maggio 09/03/22
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Tram Tram sala 1
Un locale che sa proiettarti indietro nel tempo, con la signora Rosanna e le figlie Fabiola e Antonella capaci di ristorarti con modi affettuosi e familiari tanto da farti sentire come “a casa di nonna”, cucina inclusa. 

Roma, quartiere San Lorenzo, uno dei luoghi della “movida” capitolina con il suo pullulare di locali di tendenza che aprono e chiudono come funghi…ma qui no, da Tram Tram è dal 1991 che la famiglia Di Vittorio, con mamma Rosanna e le sue due figlie, Fabiola e Antonella, conducono a redini ferme questa osteria dalla solida cucina romano-pugliese.

Entrando sembra di essere trascinati di più o meno ottant’anni indietro nel tempo anche se sono qui da poco più di trenta. Un lungo e stretto passaggio tra il bancone bar a sinistra e tavolini di legno in fila sulla destra. Per terra quelle bellissime piccole piastrelle di graniglia e altissimi soffitti come nelle case delle nonne di una volta. Semplici, un po’ spoglie, con vecchie foto di ricordi alle pareti, il frigorifero di legno in fondo alla stanza, le tende bianche immacolate e quel profumo intenso e inebriante di cose buone che aleggiava perenne, di sughi cotti a fuoco dolce per ore, di biscotti e ciambelle appena sfornate. Un aroma indimenticabile che impregnava ogni cosa fino a confondersi con il profumo stesso della casa anche a fornelli spenti. 

Ecco, tutto questo è Tram Tram. “Nonna” Rosanna col suo camice bianco che arriva al tavolo a suggerire i piatti del giorno, che vuole farti assaggiare le puntarelle appena finite di condire (e mostra le mani ancora nere del lavoro di pulizia della verdura). Poi arriva sorridente, solare e preparata Fabiola, con la sua passione per il vino e dalla carta generosa e abbordabile. 

I tavoli di domenica a pranzo sono tutti pieni (ed è bello vederli così finalmente), l’atmosfera è familiare e rilassata. I piatti si susseguono robusti e tutti molto equilibrati, eseguiti alla perfezione da anni e anni di esperienza. Una cucina di foggia casalinga che è ormai sempre più difficile trovare. 

Roma nel menù la fa da padrona con carciofi e puntarelle, i classici primi e gli imperdibili dolci ma si vede subito che qui ci sono radici pugliesi. Chiedo e infatti la signora Rosanna è nata vicino Foggia ed ecco tra i fuori menù del giorno la tiella di riso, patate e cozze.

Iniziamo quindi con le mitiche puntarelle che solo qui a Roma le puoi trovare così buone, croccanti, ben arricciate e condite con un buonissimo battuto di alici, aglio e olio. La sublimazione della semplicità e manualità. Accompagnate da una fetta di pane dalla crosta croccante e bello “mollicoso”, preso dal forno dirimpetto, sono uno spettacolo. Una entrée corroborante. Proseguiamo con il baccalà mantecato su crema di ceci e cialda di polenta croccante. Sfiziose e asciutte le alici fritte dorate, così buone che vanno giù una dopo l’altra come le ciliege. 

Il tripudio di gusto prosegue sui primi: assolutamente immancabili gli Spaghetti con alici fresche, pomodoro, pangrattato e pecorino. Un sapore che non ritrovavo da anni e non ero a Roma ma nella mia Puglia. Anche la Gricia Sbagliata è squisita, mezzemaniche con guanciale, pecorino e zucchine. Sostanziosi gli Gnocchi al sugo di spuntature, consistenti al punto giusto, rigorosamente fatti in casa, ben intrisi dalla salsa densa e saporita, spolverati con una generosa manciata di parmigiano e con una spuntatura messa sopra completare il piatto. Qui la scarpetta non è un optional. 

 

Sazi ma non domi, ordiniamo una tagliata di manzo ed eureka: mi piace un sacco. Io che non sono un’appassionata di ciccia, che ogni volta resto delusa dagli altisonanti tagli e varietà di razze d’oltralpe proposti anche a prezzi tutt’altro che modici da tantissimi ristoranti. Stavolta sono rimasta a bocca aperta, anzi, piena! Una carne dalla cottura esattamente come dev’essere, sapore intenso, succulento e per nulla stopposa al morso. Il grassetto e le fibre scioglievoli e dal gusto quasi dolce. L’abbiamo accompagnata ai carciofi alla romana che erano la morte sua.

Come ogni pranzo della domenica comanda, chiudiamo con una ricca e abbondante coppa di Tiramisù, buono e dalla crema davvero super anche se io preferisco quando il biscotto ha un po’ più di consistenza ma era ben bilanciato dalle scagliette di cioccolato fondente messe a decorazione.

Per trarre le conclusioni, qui negli anni ne sono passati di vagoni della linea del tram che sferragliano proprio qui davanti a fare da sottofondo costante, i vagoni hanno cambiato aspetto e anche la frequentazione del quartiere è diversa ma l’accoglienza della famiglia Di Vittorio da Tram Tram non è mutata nel tempo, è sempre lì, stabile, e non importa se siete clienti di lunga data o avventori occasionali, che siate dei signori in età o ragazzini, la signora Rosanna con Fabiola e Antonella sapranno ristorarvi con quei modi affettuosi e familiari tanto da farvi sentire come “a casa di nonna”, cucina inclusa. 

Tram Tram
Via dei Reti, 46
00185 Roma
Tel. +39 06 490416
info@tramtram.it
http://www.tramtram.it/
Facebook: https://www.facebook.com/TramTramOsteria
Instagram: https://www.instagram.com/fabiolissimasultram/
Chiuso il Lunedì

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