Baccalà con peperoni cruschi
Il peperone crusco, detto anche peperone di Senise, è un prodotto riconosciuto Igp della Basilicata. Dolce e gustoso, è conservato per tutto l'anno e usato in molte preparazioni tipiche ma anche semplicemente con le patate lesse o le uova.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg baccalà ammollato, 100 g peperoni cruschi, mezzo bicchiere di olio evo
Procedimento:
Lessare in una pentola con acqua fredda il baccalà precedentemente ammollato. Appena prende il bollore far cuocere per circa 15 minuti. Scolarlo e farlo intiepidire, dopodiché togliere la pelle e tagliarlo a pezzi. Eliminare le lische aiutandosi con una pinzetta.
Pulire i peperoni cruschi con un panno umido, tagliarli a pezzi, eliminare i semini e il picciolo all'interno.
Versare in un pentolino l'olio evo e i pezzi di peperoni, scaldando l’olio a fuoco molto lento (senza farlo né friggere né bruciare) per alcuni minuti, in modo che i peperoni diventino croccanti.
Spegnere e lasciar riposare per alcuni minuti, quindi versare sul baccalà l’olio con i peperoni. Lasciar riposare qualche minuto in modo che i sapori si amalgamino.
Servire in piatti piani.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Sicilia Adènzia Bianco 2020 Baglio del Cristo di Campobello
Colore giallo paglierino. Fragrante e complesso, con note di fiori di campo, pietra focaia, cedro, nespola e susina gialla. Sapore teso e agile, con giuste componenti acido-sapide, buona struttura e una persistente nota fruttata.
Zona di produzione: Campobello di Licata nella Sicilia Agrigentina a 8.000 metri dalla costa. Terreno prevalentemente calcareo, con frazioni di terreni scuri a giacitura collinare, con altezza di 260 metri sul livello del mare.
Vitigni: Grillo e Inzolia in parti uguali, con 4.000 piante per ettaro e una resa di 100 q/ha.
Vendemmia: Il Grillo è stato vendemmiato tra la terza decade di agosto e la prima decade di settembre, mentre l’Insolia la prima decade di settembre.
Vinificazione: fermentazione in acciaio e affinamento sui lieviti per circa 6 mesi.
Gradazione alcolica: 13% in vol.
Temperatura di servizio: 8-10°C.
Curiosità: il nome deriva da una forma dialettale: “dare adènzia” in siciliano significa ascoltare.
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