Insalata di amaranto
Un piatto fresco per l’estate, un tripudio di verdure di stagione vegetariano, vegano e gluten-free. Ma chi non si accontenta della verdura può aggiungervi una frittatina aromatizzata alle erbette, tagliata a pezzetti, oppure del prosciutto o della pancetta croccante, anche affumicata.
Ingredienti per quattro persone:
320 g. amaranto, 400 g fagioli borlotti sgranati, 400 g zucchine romanesche, 200 g fagiolini, 2 cipolle bianche, 1 costa di sedano, 600 g pomodori San Marzano, 2 cipolline fresche, sale ed olio Evo q.b.
Procedimento:
Lessare l'amaranto in 700 ml di acqua bollente salata con una cipolla intera, per 40-45 minuti. Lasciarlo in pentola per altri 15 minuti per fare in modo che si gonfi, quindi scolare l'acqua rimasta e condire con olio Evo.
Lessare i fagioli in abbondante acqua salata con la cipolla e la costa di sedano. Quando saranno freddi estrarli con una schiumarola e condirli con olio Evo, sale e la cipollina fresca tritata (se non si disponesse di fagioli freschi si possono usare anche quelli in scatola, scolati e abbondantemente sciacquati).
Lessare i fagiolini al dente, salarli e condirli con olio Evo.
Intanto sbollentare i pomodori tenendone da parte 4 interi. Passarli nel passaverdure per farne una salsa. Far addensare su fuoco dolce aggiungendo un po' d'olio e il sale. Tenere da parte per comporre il piatto.
Far saltare in padella le zucchine tagliate a pezzetti con 2 cucchiai di olio Evo e la cipolla tritata. Aggiungere 4 pomodori tagliati a pezzetti, salare e continuare fino a cottura.
Comporre il piatto mettendo a specchio un cucchiaio o 2 di salsa di pomodoro, adagiare tutti gli altri ingredienti secondo la propria fantasia e servire.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Alto Adige Sauvignon Kofl 2018 Kurtatsch Cantina Kellerei
Alla vista è giallo chiaro con riflessi verdini. Le sfumature olfattive fresche e fruttate ricordano i profumi di uva spina e kiwi, accompagnate da salvia e fiori di sambuco. In bocca risulta fresco e dinamico, di giusto corpo e salinità, con una buona espressività e finale lungo.
Zona di produzione: alcuni dei pendii più scoscesi del terroir del vino bianco di Cortaccia, a Penone-Kofl, tra i 450 e i 600 metri di altitudine. I terreni sono sabbiosi e ghiaiosi, ricchi di dolomite e quarzo.
Vitigni: sauvignon blanc, da viticoltura sostenibile, con una resa di 70 q/ha, pari a 50 hl/ha.
Produzione: macerazione a freddo per 3 ore, fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d‘acciaio inox, affinamento sulle fecce fini in grandi botti di rovere per 12 mesi.
Gradazione alcolica: 14% vol.
Temperatura di servizio: 8-10°C.
QUESTA RICETTA È OFFERTA DA KURTATSCH CANTINA KELLEREI
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