Strudel con Fiore Sardo, speck, patate e asparagi

di Stefania Vinciguerra 01/05/21
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Strudel fiore sardo, patate, asparagi, chianti il lebbio
Ricetta primaverile da abbinare al Chianti Docg Il Lebbio. Il pecorino scelto, il Fiore Sardo, ha profumi intensi di cuoio, di spezie, spesso di affumicato che, insieme allo speck, ben si integrano con quelli del vino. 

Ingredienti per 4 persone

1 confezione di pasta sfoglia, 150 g di Fiore Sardo Dop, 1 patata da 200 g circa, 10-12 asparagi mondati (150 g circa) e lessati, 50 g di speck cubettato, prezzemolo e maggiorana tritati, sale, pepe, olio extravergine d’oliva. 1 tuorlo e latte per pennellare

Preparazione:

Sbucciare e tagliare a fette sottili la patata. Sbollentarla in acqua salata, poi sgocciolare le fette, asciugarle, ungerle e profumarle con il prezzemolo e la maggiorana, sale e poco pepe. 

Dividere a tocchetti gli asparagi (già lessati) e saltarli in padella con lo speck e un goccio d’olio. 

Grattugiare metà formaggio e tagliare a bastoncini il restante. 

Aprire la pasta sfoglia sul piano di lavoro e ritagliare alcune strisce per la decorazione. 

Su un lato della sfoglia distribuire le fette di patata miscelate a 2 cucchiai di Fiore Sardo grattugiato, poi sovrapporre gli asparagi, il formaggio grattugiato rimasto e quello a bastoncini. 

Arrotolare lo strudel saldando bene i bordi, poi decorarlo con le strisce di pasta sfoglia incrociandole in superficie.

Trasferire la preparazione sulla placca protetta con carta-forno, spennellare la sfoglia con il tuorlo sbattuto con 3 cucchiai di latte e infornare a 200° per 20 minuti, poi proseguire la cottura per 10 minuti con forno statico e calore solo dal basso.

Vino in abbinamento

Chianti Il Lebbio

Rosso rubino vivace. I profumi ricordano le note tipiche dei frutti rossi di bosco con sfumature floreali e richiami speziati. Al gusto è asciutto, intenso e fruttato, di buon corpo e dalla piacevole persistenza. 

Zona di produzione: in comune di San Gimignano, località San Benedetto, i vigneti si trovano ad un’altitudine di 150-250 metri, esposti a sud-ovest su terreni tendenzialmente argillosi, ricchi di scheletro e di calcare.

Vitigni: sangiovese 90%, colorino 5% e canaiolo 5%. La densità di impianto è di 4500 piante/ha e la resa di uva in vino 60 hl/ha.

Vendemmia: eseguita interamente a mano.

Vinificazione: in vasche di acciaio e di cemento a temperatura controllata con macerazione sulle bucce di 20-25 giorni. Malolattica svolta. Maturazione in vasche di cemento, in un ambiente idoneo alla stabilizzazione delle sostanze estratte.

Gradazione alcolica: 13,5% vol.

Temperatura di servizio: 16°C.

Abbinamenti consigliati: le zuppe tipiche della tradizione toscana, formaggi e secondi di carni.

QUESTA RICETTA È OFFERTA DA IL LEBBIO, SAN GIMIGNANO

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